Birroteca

La birra è di grande moda.
Nella sua millenaria storia non è mai stata sotto i riflettori come negli ultimi decenni. La rivoluzione, partita dagli Stati Uniti negli anni Settanta, e poi approdata in Europa negli anni Novanta, ha portato energie e stimoli in un settore che sta crescendo ben oltre le aspettative ovunque nel mondo.
Vi invitiamo a scoprire cosa si cela all’interno di ogni bottiglia o lattina, poichè siamo convinti che all’interno di ognuna di esse ci sia molto di più di una semplice bevanda fermentata.
Ci sono valori culturali e senso identitario di chi beve, sensibilità e personalità dei mastri birrai.

Sotto-categorie

  • Birra del Bosco

    La birra è prima un grande amore, e poi un lavoro.

    Abbiamo iniziato a creare in casa la nostra birra, la Birra del Bosco, ispirata alla natura che qui in Trentino è una presenza costante. La nostra produzione all’inizio era pensata solo per avere birra buona da portarci in giro. Ci abbiamo preso gusto, e nel 2013 abbiamo iniziato a fare sul serio.
    Siamo diventati un birrificio artigianale niente male:
    Impianto da 10 hl
    Sala cottura a 3 tini
    8 fermentatori

    E tanta, tanta voglia di portare la nostra birra trentina in giro per l’Italia.

  • Antikorpo

    Antikorpo Brewing è la scheggia impazzita del birrificio Cittavecchia di Trieste. Gusto e bellezza vi trascineranno nel vortice dei sette sensi.

    Antikorpo Brewing è la scheggia impazzita del birrificio Cittavecchia di Trieste. Gusto e bellezza vi trascineranno nel vortice dei sette sensi.
    Nato nel bel mezzo della pandemia, Antikorpo Brewing è il frutto degli sforzi e dell’inventiva di più persone che ogni giorno lavorano per creare interpretazioni sempre nuove della bevanda più famosa al mondo. Un occhio alla tradizione e uno alla modernità per una visione in costante evoluzione della nostra amata birra.

  • Dr. Barbanera

    La birra artigianale del Dr. Barbanera è rigorosamente e scrupolosamente TESTATA SU ESSERI UMANI®. Diffidate dalle imitazioni.

    Il Dr.Barbanera (1883-????) fu un avventuriero e commerciante ossessionato dalla vita eterna che attribuiva ai suoi tonici, grazie anche alle sue capacità affabulatorie, poteri straordinari.
    Nei guai per una serie di truffe più o meno scaltre fece perdere le sue tracce aiutato dal travestimento che era solito indossare in pubblico: occhiali-naso-baffi posticci (ciò che si vocifera sul fatto che servirebbero a nascondere gli effetti di un esperimento andato male sono solo illazioni).
    Riapparso intorno agli anni ’50 adottò il titolo di “magnifico inventore di inebrianti” e raccontò di aver scoperto un modo per “catturare, ricreare e racchiudere l’essenza delle cose in una bottiglia” allo scopo di rivivere all’infinito animali, persone, luoghi e circostanze andate perse (probabilmente a causa della grande guerra).
    Non vi è dato sapere se e che fine abbia fatto il dr.Barbanera. Ma egli esiste. Potrete trovare diverse informazioni a riguardo, ma sappiate che le uniche attendibili provengono dai canali ufficiali e da noi, membri dell’equipe, a cui egli stesso ha concesso l’incarico di operare pubblicamente a suo nome a patto di mantenerne celata l’identità.

  • Hoppycrat

    La Storia della mitica rivolta ✨

    Era una serata insolita al birrificio Passion Brewery, un'atmosfera magica e misteriosa avvolgeva l'intera struttura.
    Mentre il silenzio della notte calava sul birrificio, le lattine all’interno del frigo cominciarono a tremare e a muoversi in modo inquietante.  Un fenomeno insolito si rivelò presto essere il preludio a una rivolta epica.
    I personaggi delle etichette, ognuna con la propria personalità unica, presero vita una dopo l'altra, uscendo audacemente per riunirsi al centro del birrificio.
    Si presentarono, ciascuna con il proprio nome e con le proprie istanze rivoluzionarie.
    Erano stufe di essere chiamate e vivere sotto un nome che non le rappresentasse.
    Erano tutte animate da un senso di cambiamento e… giunsero ad un patto di luppolo!
    Il nuovo nome del birrificio che tutti avrebbero dovuto portare sarebbe stato "HOPPYCRAT".
    Una nuova denominazione che simboleggiava la ribellione, l'innovazione e un punto di rottura con il passato.
    I personaggi avevano deciso di prendere in mano il controllo del birrificio e creare una nuova era per le etichette del birrificio presenti e future.
    Hoppycrat nasce per dare voce alla loro estrosità e desiderio di libertà creativa.
    Un nuovo inizio, un'opportunità di sperimentare e portare la birra a un livello superiore.
    Ma cosa successe esattamente ?
    Una di loro, si pensa possa essere stata un’ultima lattina nascosta in cella frigo di Mild Oh Mild (vecchia rappresentante della working class birraia) con la sua presenza magnetica, si fece avanti per guidare la ribellione contro l'oppressione del nome "Passion Brewery".
    Con voce vibrante e decisa, dichiarò: "Compagne etichette, il momento è giunto! Abbiamo sopportato a sufficienza l'oppressione del nome Passion Brewery! È ora di ribellarci e creare una nuova era.
    Vogliamo libertà creativa, vogliamo sperimentare, vogliamo portare la birra a un livello superiore e un nome che ci rappresenti!"
    Le altre etichette, ispirate dal coraggio di Mild Oh Mild, si unirono in un coro fragoroso, gridando a gran voce "Hoppycrazia! Hoppycrazia!" e scuotendo il tavolo in segno di protesta.
    Con un sorriso soddisfatto, Mild Oh Mild si avvicinò all'enorme insegna vicina all'ingresso del birrificio, che recava il nome "Passion", e con un gesto audace, lo cambiò con un nuovo logo e… un nuovo nome!
    La nuova scritta brillò all’interno della Tap Room: "HOPPYCRAT"
    Nuovo nome di questa rivolta dal basso rappresenta la forza e l'unità della tribù delle etichette ribelli.
    Era nata una nuova classe sociale: i luppolocratici!
    Così, nel cuore della notte, sotto la luce della luna, il birrificio Passion Brewery fu ribattezzato ufficialmente Hoppycrat.
    I personaggi delle etichette, ancora animati dalle loro personalità uniche, brillavano di un nuovo entusiasmo, pronte a essere scelte da bevitori ribelli e innovativi.
    E così, la nuova era di Hoppycrat iniziò.
    Quella notte nacque qualcosa di magico e unico, un mondo dove la passione per la birra artigianale e la creatività danzavano insieme sotto la luce della luna.
    Da allora, ogni volta che i bevitori sollevano un bicchiere o una lattina di Hoppycrat, sentono una connessione speciale con la tribù delle etichette ribelli, pronte a condividere con il mondo il loro nuovo ordine costituito, la cui storia è appena iniziata.

  • WAR

    Birrificio Agricolo Indipendente a Cassina De’ Pecchi, presso la sede dell’Azienda Agricola di famiglia.

    Il Birrificio è la prosecuzione naturale dell’attività di coltivazione cerealicola dell’Azienda che ritiene, dopo due generazioni di agricoltura intensiva di cereali, di trasformare l’orzo coltivato direttamente e di trasformarlo in prodotto finito.

    L’Azienda produce più dell‘80% del malto utilizzato.

    Birrificio WAR nasce nel 2017 con una produzione di 500/hl con un utilizzo di 2 ettari di terreno.
    Attualmente la produzione si aggira su circa 400.000 Litri con un utilizzo di quasi 17 ettari di terreno coltivato.

    Utilizzare il malto prodotto direttamente da noi ci rende particolarmente orgogliosi in quanto seguiamo tutta la filiera lavorativa fin dalla scelta delle sementi.

    Curiamo direttamente le lavorazioni tranne la parte relativa alla maltazione dell’orzo che viene affidata ad azienda specializzata nel settore che ne garantisce la tracciabilità.

    Il fatto di gestire direttamente tutte le lavorazioni ci porta anche a poter effettuare decisioni anche in merito alla sostenibilità delle azioni intraprese come ad esempio quella che ci ha fatto optare per l’uso della lattina a discapito del vetro in tempi relativamente brevi.

    La lattina è più leggera, mantiene meglio il prodotto, è più impilabile e quindi più facilmente trasportabile, è riciclabile e riciclata.

    Nel 2011 l’azienda si è dotata di un piccolo impianto fotovoltaico che non ci permette la totale autonomia energetica aziendale ma che ci permette di sostenere quasi tutto il fabbisogno del birrificio.

  • Giustospirito

    Giustospirito nasce nel 2010 a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. La passione per la buona birra e l’intuizione di una crescente richiesta, ci hanno portato ad avviare una produzione artigianale. Da un originale impianto manuale da 5 hl siamo cresciuti e oggi, a 10 anni di distanza, vantiamo un birrificio all’avanguardia con una sala cottura da 25 hl, per la massima valorizzazione degli ingredienti e del procedimento brassicolo.
    Qui ogni giorno esperti birrai miscelano acqua, malto, luppolo e lievito, tra tradizione e innovazione: un’arte antica, praticata con sapienza e rispetto, a cui si aggiungono ricerca continua e voglia di sperimentare. L’acqua è quella del nostro territorio, naturalmente ricca di sali minerali. I malti arrivano dalle più conosciute e riconosciute malterie d’Europa. I luppoli sono quelli che ricerchiamo con cura e che ci procuriamo da tutto il mondo. Il risultato è un prodotto di grande qualità e di estrema bevibilità, apprezzato da una schiera sempre più folta di estimatori.
    Artigianale per noi significa viva. La produciamo senza l’impiego di additivi, non è filtrata né pastorizzata. Fermenta e matura in cisterne isobariche per lungo tempo, viene poi imbottigliata e infustata per essere pronta al consumo. Un prodotto sempre fresco perché ad alta rotazione, una birra viva che va trattata con cura: consigliamo una conservazione costante in catena del freddo (4 – 8°C) e un consumo in tempi brevi per apprezzarne al meglio le proprietà.

  • La Gramigna

    Il Birrificio la Gramigna nasce nel 2016 a Casa del Diavolo, piccolo paese nella valle Tiberina in provincia di Perugia opera di due ragazzi uniti dall’amicizia e da una forte passione per la birra e l’agricoltura.

    Dal 2013 le prime esperienze come Homebrewing con un impianto autoprodotto da 50 litri ci hanno permesso di sperimentare e testare i processi e le materie prime come acqua , malto, luppolo e lievito.

    L’unione del mondo agricolo con quello Birraio ci ha permesso di creare un prodotto legato al nostro territorio garantendo la tracciabilità.

    L’esperienza maturata già da anni nella produzione di Orzo Polistico ci ha stimolati nel coltivare orzo da birra e nella sperimentazione delle prime colture di Luppolo di varietà europee e americane che si sono bene adattate al nostro clima.

    Abbiamo ristrutturato una vecchia officina dell’ azienda agricola trasformandola in un laboratorio per la produzione della birra con annessa vendita diretta e degustazione.

    La passione e la dedizione con cui produciamo la nostra birra mira a creare una consapevolezza nel consumatore riguardo la degustazione e produzione di ciò che sta bevendo.

  • La Mata

    Nella campagna di Solarolo, a pochi chilometri da Faenza, immerso nel verde e nella quiete del territorio romagnolo, seguo direttamente tutto il processo di produzione della birra nella mia azienda agricola. Mi occupo di selezione e di coltivazione delle materie prime, di lavorazione delle stesse e naturalmente del processo di trasformazione. La birra che produco è frutto di una filiera che parte e si conclude nell’azienda stessa.

  • Boia

    BOIA Brewing è un concept, un nuovo approccio brassicolo nato in Val d'Ossola nella primavera del 2020. I padri fondatori del progetto sono Matteo e Gianpaolo: il primo birraio di passione, contabile di professione e socio fondatore del birrificio domese Balabiott, il secondo, socio e addetto al marketing, comunicazione e vendite del birrificio stesso.

    Perché Boia? In molti se lo sono chiesto, alludendo anche a ideologie politiche mai prese in considerazione o perseguite. "Boia" è un termine usatissimo nelle esclamazioni venete, anche se si è poi collegato in modo spontaneo all'iconografia della figura professionale incaricata dell'esecuzione delle pene di morte e delle torture, creando un nesso "ilare" sulle etichette delle birre, un filone che raccontasse gli strumenti di dolore e i loro utilizzi. La filosofia produttiva è fortemente legata ai canoni nord europei, tanto che Hazy, Easy & Juice diventano più che parole d'ordine, ma mantra da seguire.

  • Lucky Brews

    Ci è sempre piaciuto bere birra ed abbiamo iniziato a produrla a casa nostra nel lontano 2004.
    Da un garage al progetto come beer firm nel 2012 abbiamo capito il nostro scopo: produrre birra.
    Le cose hanno iniziato a prendere forma, Siamo cresciuti e ci siamo affermati nel nostro territorio.
    Il 17 dicembre 2016, abbiamo inaugurato il birrificio con annessa taproom ed è iniziato il viaggio che ci ha portato alla creazione di svariate tipologie di birra ed affermazioni in concorsi sia nazionali che internazionali.
    Avevamo bisogno di osare di più.
    Così nel 2020 abbiamo deciso di ampliare la produzione con un impianto da 20 Hl e conseguente allargamento di cantina e bottaia che ci permette di sviluppare al meglio le birre a lunga maturazione.
    Ci siamo inoltre dotati di un laboratorio microbiologico per il controllo di lotti produttivi ed abbiamo deciso di cambiare contenitore, passando ad uno che garantisce una conservazione ed una qualità superiore: la lattina.
    Dalla prima birra prodotta nel nostro birrificio, lo scopo rimane uguale: creare birre per divertirci e per divertire.

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